mercoledì 24 gennaio 2018

La Rosa Bianca!

Mi viene naturale immaginare i balli, i grandi e sontuosi balli del ‘600 con tutti che danzano e chiacchierano.
Nessuno è triste perché c’è festa, magari non si sa neanche perché si festeggia, ma tutti ridono, dame e cortigiani, guerrieri e poveracci senza un briciolo di pane.
Quanto si divertono!
Non importa, non importa a nessuno come finirà…si balla fino a mezzanotte.
Ma una delle donne che prima sorrideva, ora piange sulle scale in silenzio, sta cercando perdono con un giovane dai riccioli biondo cenere.
Vociferano, forse si dicono addio o forse scapperanno assieme. Le scappatelle al buio e all’aperto piacciono un po’ persino alle farfalle bianche che svolazzano libere sulla lucente acqua al chiaro di luna. Sorridono, si abbracciano e salgono su una carrozza.
A loro cosa importa della ricchezza?
A loro cosa importa del giudizio degli altri?
Sono proprio come quelle farfalle, cioè liberi. Sanno che a nessuno importerà dei loro sentimenti e nessuno avrà pietà di loro, saranno ricercati tutta la vita tra i boschi, montagne ed orizzonti lontani.
Si ameranno sulla spiaggia, stringendo tra le braccia un piccolo neonato. Lo accompagneranno a scuola, gli diranno di non fidarsi di nessuno, di essere gentile.
Ma la felicità non dura per sempre, devono scappare perché non hanno rispettato la normalità dei fatti. La cattiveria li ha fermati con le mani e la faccia nera di clandestini. Camminano da soli, lo hanno sempre fatto, stanno correndo come se per loro ci fosse un domani, anche se sanno di non poter sopravvivere.
Sono piccole ombre colorate tra il blu e il verde. Si sostengono l’una l’altro, si adorano, sono una cosa sola. Il buio in questo momento non può prenderli, forse non ne ha il coraggio, ma sono fermati da una luce che illumina uno strapiombo, non hanno via d’ uscita.
Stanno cantando per calmare il bambino con l’animo che tutti credono scuro e disonesto, anche se in realtà è come un fiore, una bellissima rosa bianca, bianca perché simbolo di purezza.
Ma il bambino ha capito tutto, sa troppe cose, le coglie perfettamente con un singolo sguardo fulmineo ed abbraccia la mamma e il papà che tutti vorrebbero avere.


Esercizio di scrittura creativa libera, sottofondo di musica classica.
Di Marfella Giovanna 2N

Nessun commento:

Posta un commento