mercoledì 21 febbraio 2018

Strano

Strano come il mondo
che spesso può sembrarti contro.
Strano come le persone
che ti fanno del male senza prestare attenzione.
Strano come gli amici
riescono a capirti,
ma allo stesso tempo potrebbero anche tradirti.
Strano come l’amore
che arriva all’improvviso
e riesce a strapparti un sorriso.
Strano come il cielo
che cambia umore assumendo tante sfumature di colore.
Strano come il mare
che riesce a renderti sereno col rumore delle onde.
Strano come gli alberi che sembrano solidi come cemento,
ma danzano ad un solo soffio di vento.
Strano come la vita
che ti avvolge in un velo i problemi e serenità.
Perché la vita è così,
ha in serbo per te tanti ostacoli da affrontare

infine come premio dà la salute e la felicità.

Laboratorio di scrittura lampo "Strano"
di Antonia Castiello

Maschi & Femmine

Maschi e femmine, un sottile spazio che divide anche non visibilmente i due. Uno spazio destinato fin da subito ad azzerarsi, creando una metà perfetta per l’altro, creando un legame alle volte fortissimo e capace di non dileguarsi neppure per le questioni più dure, mentre altre volte un legame infimo capace di consumare la persona con un leggero soffio.

Laboratorio di scrittura creativa Maschi&Femmine
di Giuseppe Marzano

Maschi&Femmine

Stanno sempre a litigare
e la femmina vuole sempre comandare.
Mentre il maschio la corteggia
lei invece temporeggia.
Lei lo fa aspettare
però non vuole rinunciare;
a tutti i costi lui vuole portarla fuori

e lei sprizza amore da tutti i pori

Laboratorio di scrittura creativa "Maschi & Femmine"
di Giuseppe Marzano, Siria Guerra e Annapia Botta

Maschi&Femmine

Maschi e femmine sono amore
che coincidono nel gran cuore.
Maschi e femmine spesso son guerra
sempre uniti su questa grande terra.
Maschi e femmine son come fiori
che sbocciano di tutti i colori.
Maschi e femmine son calore
tra un abbraccio che dura per ore.
Maschi e femmine son vita
che riescono a raggiungere una gran salita.
Maschi e femmine che ballano sulle note di una bachata
per concludere meravigliosamente la serata

Laboratorio di scrittura creativa "Maschi & Femmine"
di Castiello Antonia, Giugliano Santa e La Rosa Elisa

Caccia al tesoro!

Caccia al tesoro!




Laboratorio di fumetto a cura di Pasquale, Lucio, Costantino e Umberto.

Alla ricerca di se stessi!

Alla ricerca di se stessi!




Laboratorio di fumetto a cura di Giovanna, Giuseppe, Marissa ed Elisa.

lunedì 19 febbraio 2018

La redazione osserva 😜

La redazione osserva!


Laboratorio di fumetto a cura di Francesca e Maria Rosaria

Dal Bullo al Bello

Dal Bullo al Bello



Laboratorio di fumetto a cura di Santa, Tonia, Luisa, MariaPia e Genoveffa.

La TragiCommedia

La TragiCommedia




Laboratorio di fumetto a cura di Fedeica, Michelangelo, Michela Pia, Anna Pia, Siria,  Enrico, Rosa e Salvatore.

Mi ricordo...


Ricordo la prima volta che vidi mio padre piangere. Era esattamente 2 anni fa, un giorno buio di settembre in cui morì suo padre cioè mio nonno paterno. Lo vidi uscire dalla porta di casa con le lacrime agli occhi, appoggiarsi alla ringhiera e guardare fisso a terra.
Ricordo la mia prima comunione. È stata un’ emozione indescrivibile, non solo al ristorante, che si trovava a Castellammare, ma soprattutto in chiesa, quando ricevetti per la prima volta l’ ostia.
Ricordo la prima volta che ho guidato la macchina di mio padre. Era domenica 28 gennaio 2018 ed io e mio padre, di mattina, andammo al parcheggio dell’ ipercoop. È stato fantastico!
Ricordo la prima volta che andai sulla bicicletta senza rotelle. Ricordo che ero insieme ai miei cugini che mi aiutavano soprattutto nelle curve.
Ricordo il matrimonio di mia cugina. E pensare che a me non piace andare ai matrimoni, perché li trovo noiosi… ma a questo partecipai e mi divertii molto.
Ricordo quando ad un torneo calcistico io e la mia squadra, essendoci classificati primi, vincemmo la coppa ed io, avendo segnato più gol di tutti, vinsi il pallone originale della serie a .
Ricordo il primo giorno della prima elementare. Conoscevo tantissimi bambini con cui ero stato all’ asilo. Ero molto timido, ma, dopo poco tempo, feci amicizia con gli altri bambini che non conoscevo e ricordo che quel giorno avevo il sorriso stampato sul volto.
Ricordo il primo giorno di prima media. Sapevo che era una scuola molto importante e che era più difficile prendere voti alti e allora capii che mi dovevo impegnare molto e studiare ancora di più
Mi ricordo la prima volta in cui mi sono operato. Avevo 5-6 anni e a dire il vero non ero spaventato, ma avevo molta adrenalina in corpo anche perché mia mamma mi prendeva in giro e diceva che mi sarei addormentato. Io ero sicuro che non sarebbe successo, ma alla fine è successo perché mi hanno fatto l’anestesia.
Mi ricordo la vacanza più bella che ho trascorso finora. Sono andato insieme alla mia famiglia in Calabria, più precisamente a Santa Maria del Cedro. Il momento più bello è stato quando una sera siamo andati sulle giostra. C’erano due giostre che mi spaventavano, ma alla fine mi sono fatto coraggio e ci sono salito. E’ stato molto divertente!
Baldinucci Pasquale IL
Esercizio di scrittura creativa- emotiva 

Mi ricordo...


Mi ricordo quella giornata al mare.  Il sole batteva forte ed io, che avevo solo 7 anni, ero agitata perché avevo paura di tuffarmi. Ricordo che mio zio d’un tratto mi prese e mi gettò tra le onde, scherzando, ed io superai quel mio timore.
Ricordo quando nacque mio cugino. Ricordo la sofferenza di mia zia prima che nascesse e la stanchezza dei primi mesi perché piangeva sempre, ma, non appena si addormentava, si calmava. Ricordo quando mi chiamò “Sari” per la prima volta, visto che era piccino e non riusciva a pronunciare il mio nome per intero.
Ricordo quando mi dissero che mio nonno era morto. Ancora oggi mi chiedo come mai mi abbia lasciata così presto. Ricordo quel vuoto ed il senso di malinconia che mi pervade tuttora mentre penso a lui.
Ricordo quando feci il vaccino. Avevo delle fitte allo stomaco per la paura, mi dimenavo e gridavo mentre l’infermiera preparava la siringa. Quando l'ago appuntito entrò nel mio braccio, scoppiai a piangere. Poi non sentii più niente e provai sollievo.
 Ricordo il primo giorno di scuola. Tutti erano intimiditi e spaventati dalle prof e ansiosi di conoscere i nuovi compagni. Tra questi, però, c'era qualcuno che conoscevo: erano Michelangelo, mio cugino, e la mia amica Francesca e così mi rincuorai.
Ricordo quando andai alla festa della mia migliore amica. Mi aspettavo di conoscere molte ragazze, ma conobbi Matia, un ragazzo molto dolce a cui voglio tanto bene.
 Ricordo quando mia madre, per farmi una sorpresa, mi prese Laica, la mia cagnolina di razza meticcia. Ricordo anche di quando la vecchia padroncina la rivolle perché le mancava e gliela restituimmo. In seguito venni a sapere che l'aveva venduta di nuovo.
 Ricordo quando stavo per essere investita. Era il compleanno della mia vicina ed io stavo andando a farle gli auguri. Ed ecco che mi ritrovai davanti ad una macchina rosso fuoco che si fermò giusto in tempo.
 Ricordo che sin da piccola sono stata molto brava a cantare. Il mio cantante preferito era Justin Bieber, mentre ora amo alla follia Thomas Bocchimpani.
 Ricordo quando da piccola ricevevo tanti regali molto più belli di quelli di mia sorella e glieli prestavo sempre, mentre ora sono molto più gelosa delle mie cose.


Maria Rosaria Fraumeni IL
Esercizio di scrittura creativa - emotiva

lunedì 5 febbraio 2018

Le Interviste di Michelangelo e Giuseppe

Michelangelo e Giuseppe intervistano "Miniolimpiadi"

Il mio esistere

Il mio esistere è
nei suoi occhi assoluti,
blu come questo empireo stellato,
illimitato…
Il mio esistere è in ogni suo capello,
come bruscoli di renella trasparente
sdrucciolare sulla sua schiena,
come piroghe abbordate alla rada.
Il mio esistere 
in ogni suo respiro,
in ogni suo sospiro,
in ogni sua parola
effluire con un’anima sola.
Il mio esistere è
nell’evasione poetica…
Perché l’ispirazione in me,
può acquisire voce grazie all’esistenza in te…
Il mio esistere è
dove le amarezze della vita riaffiorano davanti alla predilezione
che non abbiamo saputo dare,
al potere
che non abbiamo saputo adoperare,
all’amore
che non abbiamo saputo dimostrare.

Scrittura libera
di Elisa La Rosa 2E

Semplicemente ... Ricordo...

Il ricordo è come una foto sbiadita,
ti resta incollato all’anima come una calamita.
A volte può essere ghiacciato come una granita,
o dolce come la tua vita,
come un arnese arrugginito
come un ago appuntito.
Altre volte ancora può sembrare una pagina pulita,
in cui semplicemente scribacchi la tua vita.
Il ricordo è come una pistola dallo Stato fornita,
da te custodita,
è come una bambola da tempo imbottita,
o come una ragazza mal nutrita.
Il ricordo è come la camiciola preferita,
o come la magia dell’amore sparita,
ancora è come una famiglia unita,
a volte come una donna tradita.
Il ricordo dell’amore è come una margherita,
nel campo fiorita,
o come una rosa appassita,
ed ingrigita.
Il tuo ricordo è come una laurea non conseguita,
come un’immagine rimpicciolita,
come una gonna infeltrita
che indossa una donna mal vestita.
Il tuo ricordo è come la memoria del cuore da te smarrita,
come l’anima gemella di te ingelosita,
come la fotocopia dei tuoi occhi ingiallita,
un’ombra che sfugge tra le dita.

Esercizio di Scrittura creativa "Ricordo"
di Elisa La Rosa 2E